Si riapre il dibattito sul rischio di tumore al polmone associato ad Ace inibitori e sartani
Un nuovo studio ha trovato che i pazienti sottoposti a trapianto di rene, e con storia di fumo, che hanno assunto Ace inibitori o bloccanti del recettore dell'angiotensina II ( sartani ) per almeno 1 anno, hanno presentato un marcato aumento del rischio di carcinoma polmonare.
Il dibattito sulla sicurezza dei sartani ha preso avvio dopo la pubblicazione di una meta-analisi nel 2010, pubblicata su Lancet Oncology.
Ilke Sipahi del Case Western Reserve University a Cleveland ( Stati Uniti ) et altri avevano mostrato un aumentato rischio di cancro, in particolare del tumore al polmone, tra i pazienti che avevano fatto uso dei sartani.
Un’altra meta-analisi di Sripal Bangalore della New York University School of Medicine ( Stati Uniti ) et altri aveva escluso un collegamento tra uso di Ace inibitori o sartani e l’insorgenza di tumore, sebbene non potesse essere escluso un aumento del rischio con l’utilizzo contemporaneo delle due classi di farmaci.
Nel giugno 2011, l’Agenzia regolatoria statunitense, FDA ( Food and Drug Administration ) ha dichiarato che i sartani non rappresentano un rischio di cancro per i pazienti.
L'Agenzia europea per i medicinali. EMA ( European Medicines Agency ) non ha ancora espresso un’opinione al riguardo.
Il nuovo studio pubblicato sull’American Journal of Transplantation da Gerhard Opelz e Bernd Döhler dell’University of Heidelberg in Germania, ha evidenziato che un danno pregresso alle vie respiratorie, a causa dell’abitudine al fumo, può facilitare un effetto pro-maligno degli Ace inibitori o dei sartani.
Nel loro studio, Opelz e Döhler hanno utilizzato i dati del Collaborative Transplant Study ( CTS ), uno studio prospettico che raccoglie i dati sui trapianti di organo solido da più di 400 Centri di trapianto nel mondo.
La popolazione dei pazienti trapiantati è particolarmente adatta per verificare le associazioni tra trattamenti e rischio di sviluppo di tumori, perché questi pazienti, a causa della terapia immunosoppressiva per la prevenzione del rigetto, presentano un eccesso di rischio di cancro rispetto alla popolazione generale.
Sono stati studiati 24.090 pazienti adulti sottoposti a trapianto di rene, di cui 9.079 ( 38% ) avevano ricevuto un Ace-inibitore o un sartano.
Le informazioni sulle abitudini di fumo sono risultate disponibili solo per la metà della popolazione totale, pari a circa 12.600 pazienti.
E’stato osservato in questi pazienti che l’abitudine al fumo è in grado di aumentare il rischio di cancro.
Sono stati osservati 872 tumori maligni non-cutanei durante il periodo 2-8 anni dopo il trapianto, tra cui 107 tumori delle vie respiratorie o tumori toracici.
Non è stata riscontrata differenza tra il gruppo non trattato con un Ace-inibitore o un sartano e il gruppo trattato con Ace inibitore o un sartano per tutti i tumori maligni non-cutanei, con l’eccezione dei soli tumori delle vie respiratorie.
Il tasso di incidenza standardizzato ( SIR ) era significativamente più alto con l'utilizzo di un Ace inibitore o un sartani rispetto al non-uso né di Ace inibitori né di sartani ( 1.65 vs 1.09 p=0.033).
L'analisi multivariata ha mostrato che il trattamento con un Ace inibitore o un sartano non era associato ad un aumentato rischio di tumori respiratori nei non-fumatori. Ma nei pazienti con una storia di fumo, il rischio di tumori respiratori è stato pari a 7.1 nei pazienti trattati con Ace inibitori o sartani contro 2.77 in quelli senza uso di questi farmaci ( p inferiore a 0.001 ); un rischio, pertanto, 2.5 volte maggiore per i fumatori. ( Xagena2011 )
Fonte: American Journal of Transplantation, 2011
Cardio2011 Onco2011 Nefro2011 Farma2011
Indietro
Altri articoli
ASCO24 - Studio CROWN: Lorlatinib come prima linea riduce il rischio di progressione o morte a 5 anni, rispetto a Crizotinib, nei pazienti con tumore del polmone non-a-piccole cellule in stadio avanzato ALK-positivo
Sono stati presentati i risultati di follow-up a lungo termine dello studio di fase 3 CROWN che ha valutato Lorlatinib...
ASCO24 - Osimertinib ha migliorato significativamente la sopravvivenza libera da progressione, rispetto al placebo, nei pazienti con tumore al polmone non a piccole cellule con mutazione EGFR in fase avanzata. Studio LAURA
Uno studio randomizzato di fase 3 ha mostrato che Osimertinib ( Tagrisso ) dopo la chemioradioterapia ha migliorato drasticamente la...
Correlazioni tra tasso di risposta e sopravvivenza libera da progressione e sopravvivenza globale negli studi di immunoterapia per il tumore al polmone metastatico non-a-piccole cellule
I cambiamenti radiografici potrebbero non catturare completamente gli effetti del trattamento degli inibitori del checkpoint immunitario ( ICI ). Sono state...
Mirtazapina come stimolante dell'appetito nei pazienti con tumore al polmone non-a-piccole cellule e anoressia
Attualmente non esiste una terapia standard per migliorare l'anoressia correlata al tumore, che ostacola la sopravvivenza. La Mirtazapina ( Remeron...
Atezolizumab più Bevacizumab e chemioterapia nei pazienti con tumore al polmone non-a-piccole cellule con mutazione EGFR o ALK: studio ATTLAS, KCSG-LU19-04
Nel trattamento del tumore polmonare non-a-piccole cellule ( NSCLC ) con una mutazione driver, il ruolo dell’anticorpo anti-PD-L1 dopo l’inibitore...
Patritumab deruxtecan, un coniugato anticorpo-farmaco ha dimostrato efficacia nel tumore al polmone non-a-piccole cellule avanzato con mutazione di EGFR
Lo studio di fase II HERTHENA-Lung01 ha mostrato che il trattamento con il coniugato anticorpo-farmaco Patritumab deruxtecan ( HER3-DXd...
Selpercatinib nei pazienti con tumore al polmone non-a-piccole cellule positivo alla fusione RET: sicurezza ed efficacia aggiornate dallo studio LIBRETTO-001
Selpercatinib ( Retsevmo ), un inibitore della chinasi RET di prima classe, altamente selettivo, potente e CNS-attivo, è attualmente approvato...
Incremento ed espansione della dose del coniugato anticorpo-farmaco Datopotamab deruxtecan diretto a TROP2 nel tumore al polmone non-a-piccole cellule: studio TROPION-PanTumor01
Questo primo studio sull’uomo di incremento ed espansione della dose ha valutato la sicurezza, la tollerabilità e l’attività antitumorale di...
Sopravvivenza globale con Osimertinib nel tumore al polmone non-a-piccole cellule, resecato, con mutazione di EGFR
Tra i pazienti con carcinoma polmonare non-a-piccole cellule ( NSCLC ), resecato, con mutazione del recettore del fattore di crescita...
Immunoterapia o chemioimmunoterapia negli anziani con tumore al polmone non-a-piccole cellule avanzato
L'inibitore del checkpoint immunitario ( ICI ) più il trattamento di combinazione con chemioterapia ( inibitore del checkpoint immunitario -...